Essa infatti permette di firmare e attestare un qualunque tipo di file digitale (un testo, un pdf, un immagine)
Con l'apposizione della firma digitale sul documento informatico viene assicurata:
- l'autenticità dell'identità del firmatario
- l'integrità del documento, che dopo la firma non può essere modificato
- la non ripudiabilità, che significa che quella firma apposta è solo e soltanto del titolare e non può essere disconosciuta in un eventuale giudizio.
La firma digitale viene già utilizzata da tutti gli imprenditori quando, ad esempio, devono essere depositate le pratiche al Registro Imprese, ma può essere usata anche quando devono essere fatte delle comunicazioni ufficiali alla pubblica amministrazione, come ad esempio rispondere a bandi, gare pubbliche, oppure delle transazioni finanziarie.
Il dispositivo informatico di firma che rilascia la Camera di Commercio, smart card, token wireless e firma digitale remota, è più precisamente una Carta Nazionale dei Servizi (CNS), cioè un dispositivo con doppia funzione, di autenticazione e di firma.
Infatti la CNS ha al suo interno:
1) un certificato di autenticazione, cioè quelle informazioni (il nome, il cognome, il sesso, la data, il luogo di nascita e il comune di residenza al momento dell'emissione e codice fiscale) che servono per accedere a tutti i servizi in rete erogati dalla Pubblica Amministrazione.
2) un certificato di sottoscrizione, cioè un'area predisposta per le funzioni di firma digitale che permette di firmare, con valore equivalente alla firma autografa, qualunque documento digitale (bilanci, atti societari, fatture, notifiche, moduli per l'iscrizione a pubblici registri, comunicazioni alla Pubblica Amministrazione).