Al via l'accordo con il dipartimento delle Pari opportunita per la certificazione volontaria delle imprese sostenuta dai fondi Pnrr

L'obiettivo e ambizioso: entro il 2026, almeno mille imprese italiane dovranno aver superato i test che certificano l'abbattimento di ogni forma di gender gap sui luoghi di lavoro. Per compiere questa scelta volontaria, sostenuta dai fondi del Pnrr, le imprese potranno contare sul supporto fornito da Unioncamere e dal sistema camerale, in virtu di un accordo di collaborazione stipulato con il dipartimento delle Pari opportunita in materia di certificazione della parita di genere.
L'intesa assegna a Unioncamere un ruolo chiave nell'attuazione della certificazione prevista dalla strategia nazionale per le pari opportunita 2021-2026 e dalle iniziative del Pnrr ad essa collegate. A Unioncamere, in accordo con il mondo associativo, con gli sportelli UNICAdesk (il servizio delle Camere di commercio per la normazione tecnica volontaria) e con la rete dei Comitati per l'imprenditorialita femminile (Cif) delle Camere di commercio, e affidato l'incarico di mettere a punto la progettazione e organizzazione di servizi per l'introduzione del sistema di certificazione della parita di genere; la gestione ed erogazione dei pagamenti per i costi di certificazione; l'attivazione di servizi di accompagnamento e assistenza tecnico-consulenziale; la promozione e sensibilizzazione delle imprese.
Le risorse al momento previste consentiranno di fornire assistenza a un migliaio di aziende di micro, piccole e medie dimensioni. Di queste, 450 potranno avvantaggiarsi anche della copertura dei costi di certificazione.
Stando a una recente rilevazione, gia il 23% degli imprenditori e delle imprenditrici intervistati per il V Rapporto sull'imprenditoria femminile di Unioncamere si e dichiarato interessato alla certificazione.