Le imprese con domicilio digitale non piu valido o non funzionante rischiano anche la sanzione
 
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La Camera di commercio di Firenze e in procinto di cancellare circa 13mila indirizzi PEC dal Registro Imprese che risultano revocati, non univoci (cioe appartenenti a piu di una impresa, come nel caso di Pec intestate a professionisti o all'agenzia di servizi che gestisce le pratiche dell'impresa o comunque le Pec non direttamente riconducibili all'impresa) o non funzionanti (ossia inattivi o scaduti). Tutte le imprese devono oggi obbligatoriamente avere un indirizzo di posta elettronica certificata valido, univoco e funzionante e comunicarlo al Registro delle imprese.
 
Le imprese che hanno una PEC non funzionante vengono invitate a regolarizzarla al piu presto, anche per non incorrere in sanzione (art. 37 del D.L. n. 76/2020 convertito con la L. 120/2020). Alle imprese inadempienti, oltre alla cancellazione della PEC non funzionante e all'irrogazione della sanzione, il Registro delle imprese assegnera "d'ufficio" un nuovo domicilio digitale che sara attivo solo in ricezione e sara automaticamente inserito e consultabile negli elenchi INI-PEC.
 
Per evitare conseguenze vale la pena verificare il funzionamento della PEC gia registrata o comunicare il nuovo indirizzo PEC al Registro delle Imprese per le imprese che ancora non lo hanno fatto. Si tratta di  una procedura semplice e gratuita che puo essere fatta online dal titolare o dal legale rappresentante dell'impresa all'indirizzo https://www.registroimprese.it/pratiche-semplici.