In questo primo trimestre dell’anno la dinamica del commercio estero locale ha iniziato ad avvertire gli effetti della pandemia e del lockdown che ne è derivato, con una contrazione tendenziale delle esportazioni dell’1,4%; si tratta di un dato che non sembrerebbe di per se tanto negativo se consideriamo che nel primo trimestre del 2009 la contrazione fu pari al 20,9%.

Nota sintetica di aggiornamento sull'impatto per il commercio estero dell'area metropolitana a seguito della pandemia da covid 19. 

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Alla fine del 2019 sembrerebbe proseguire la dinamica piuttosto sostenuta che ha caratterizzato le esportazioni fiorentine nei precedenti trimestri soprattutto, rispetto al trend nazionale visto che si ha un andamento molto intenso della variazione tendenziale (+27,9%) quasi analogo al precedente trimestre e maggiormente rilevante nei confronti della fine del 2018 (+9%) differenziandosi dal dato regionale (+15,6%) e da quello nazionale (+2,3%).

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Il terzo trimestre del 2019 per l’export fiorentino vede proseguire la dinamica molto pronunciata che va avanti da inizio anno con una crescita tendenziale a valori correnti del 29% analoga al precedente trimestre e notevolmente superiore nei confronti dello stesso periodo dell’anno precedente (+6,8%). Rispetto al 2018 si è passati da circa 9,2 miliardi a quasi 12 miliardi di euro, cumulando i primi tre trimestri, con un valore riportato ad anno che in termini assoluti è arrivato a 15,5 miliardi di euro.

Nel corso di questo secondo trimestre del 2019 la dinamica del commercio estero locale, ha mostrato un andamento positivo molto pronunciato rafforzando quanto emerso a inizio anno e soprattutto nei confronti dello stesso periodo dell’anno precedente, in particolare sul versante esportazioni si registra un forte aumento su base tendenziale (+29,3%) di entità rilevante sia rispetto al secondo trimestre 2018 (+6,6%) che nei confronti del precedente (+22,2%).

Il 2019 si è aperto con una dinamica del commercio estero locale che ha mostrato un andamento piuttosto intenso rafforzando quanto maturato a fine anno e soprattutto nei confronti dello stesso periodo dell’anno precedente, in particolare sul versante esportazioni si registra un forte aumento su base tendenziale (+22,2%) di entità rilevante sia rispetto al primo trimestre 2018 (+6,5%) che nei confronti della chiusura dell’anno (+8,8%)

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In questo terzo trimestre cominciano a intravedersi i primi timidi segnali di rallentamento delle esportazioni fiorentine, dopo la tenuta registrata nel precedente trimestre, con una debole decelerazione del tasso di crescita tendenziale che continua a caratterizzarsi per un ritmo di variazione ancora piuttosto solido, pari al +8,8% in termini cumulati, anche se risente molto dell'effetto di un settore (il farmaceutico) che è cresciuto notevolmente nell'ultimo biennio. 

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In questo terzo trimestre cominciano a intravedersi i primi timidi segnali di rallentamento delle esportazioni fiorentine, dopo la tenuta registrata nel precedente trimestre, con una debole decelerazione del tasso di crescita tendenziale che continua a caratterizzarsi per un ritmo di variazione ancora piuttosto solido, passando dal +6,6% al +6,3% in termini cumulati

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La dinamica positiva delle esportazioni fiorentine ha fatto osservare un consolidamento della dinamica positiva nei primi sei mesi del 2018 con una crescita tendenziale nei confronti dello stesso periodo dell’anno precedente del 6,6%; rispetto al precedente trimestre rappresenta una stabilizzazione dell’andamento del commercio estero locale su un ritmo abbastanza sostenuto, soprattutto se  consideriamo il rallentamento che ha caratterizzato la congiuntura internazionale proprio nel corso di questo secondo trimestre.

In questo primo trimestre dell’anno la dinamica del commercio estero locale, ha mostrato un buon andamento risultando in linea con quanto maturato a fine anno se consideriamo che le esportazioni sono andate oltre i 3 miliardi di euro, aumentando del 6,6%: si tratta di un dato rafforzato anche dai valori riportati ad anno, il cui ammontare in termini assoluti è andato a sfiorare i 12 miliardi di euro e la relativa variazione ha fatto segnare un +7,8%.