COMUNICATO STAMPA
Firenze, 20 maggio 2020 - Il commercio prova a ripartire e fa i conti con le regole imposte dalle norme anti-contagio e con i nuovi trend di consumo delle famiglie, in attesa che tornino i turisti. L'Ufficio studi della Camera di commercio di Firenze ha elaborato due scenari possibili per le quasi 18mila imprese del settore nella Citta metropolitana: il piu ottimistico, partendo da una prospettiva di Pil in flessione del 9,4% e un calo dei consumi del 6% (shock economico limitato a un arco di tempo di 100-120 giorni), ipotizza una perdita in valore di oltre 1,2 miliardi per le attivita commerciali a fine anno; lo scenario peggiore, con Pil a -13,1% e una contrazione dei consumi dell'8,4% (prosegue per tutto il 2020 l'allarme pandemia a livello globale), alza la stima a piu di 1,7 miliardi di valore perso per il commercio rispetto al 2019.
Nella fase post emergenziale e verosimile che le aspettative negative per l'immediato futuro, come in genere succede in questi casi, potrebbero non solo generare un aumento del risparmio, ma anche modificare in modo piu o meno duraturo la struttura dei consumi. E' possibile infatti che vi sia ancora poca propensione ad entrare nei negozi "fisici", continuando a privilegiare gli acquisti di generi non alimentari online e a servirsi della consegna a domicilio dei pasti. Occorre tener presente che non avendo a disposizione studi analoghi su cui basare il modello di analisi (il lockdown in altri Paesi ha avuto tempi e durata diversi e in alcuni non si ci sono nemmeno state chiusure totali dei negozi al dettaglio come in Italia) le stime sull'area fiorentina vanno interpretate come indicazione di tendenza. Sicuramente nei centri cittadini, come quello del capoluogo, le attivita al dettaglio recentemente riaperte tra mille difficolta e cautele, risentono profondamente anche dell'assenza del flusso turistico. Ma anche il consumo "locale" potrebbe cambiare connotazione.
"Per far ripartire il commercio, soprattutto a Firenze, e indispensabile che tornino i viaggiatori internazionali con la loro capacita di spesa - sottolinea Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze -. Serve dunque un'offerta attrattiva, in grado di generare domanda, ecco perche in questa fase e molto importante che tutti possano riaprire, in modo da innescare un circolo virtuoso. La spinta puo arrivare dagli stessi operatori, motore dell'economia e vetrina del territorio, pur nelle grandissime difficolta che sta affrontando il settore. Servira anche una strategia di rilancio per il centro storico della citta, tema di cui gia stiamo parlando con le altre istituzioni, per favorire il ritorno delle residenze e delle attivita artigianali, da una parte, e dall'altra per sottolineare con forza la sicurezza della destinazione turistica. Chi vuole venire a Firenze - dice ancora Bassilichi -, deve sapere che trovera un'offerta di qualita elevata, sul fronte commerciale e dell'accoglienza, oltre che della cultura, in piena sicurezza per la propria salute".
Il report della Camera di commercio sottolinea come la prospettiva di recuperare i "precedenti livelli di domanda sia fortemente correlata proprio alla difficolta di ripristinare le vecchie abitudini". In altre parole, continueranno a crescere gli acquisti online di prodotti non alimentari, mentre fatichera a risalire la propensione a frequentare i negozi. Un clima che si ripercuote sulle aspettative degli imprenditori, come dimostra il fatto che nel mese di aprile di quest'anno le iscrizioni al registro delle imprese della Camera, per quanto riguarda il commercio al dettaglio, si sono azzerate.
"I numeri evidenziano la criticita del momento - commenta Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di commercio di Firenze -. Nei negozi al dettaglio, l'azzeramento delle nuove iscrizioni testimonia il sentimento di profonda incertezza di chi deve investire. La cautela condizionera anche il comportamento dei consumatori nelle prossime settimane - aggiunge - servono incentivi mirati e una forte spinta semplificatrice per aiutare la ripartenza. E da parte di tutti serve il coraggio di guardare al futuro con positivita e senso di responsabilita, grazie anche allo sforzo che le nostre imprese stanno dedicando al tema della sicurezza dei loro dipendenti e dei loro clienti".