La Camera aderisce al comitato promotore degli stati generali dell'alta formazione e guarda a un sistema infrastrutturale moderno in ambito regionale.

C'e il sostegno all'economia del territorio, ovviamente, nel piano di mandato 2020-2024 che il consiglio della Camera di commercio di Firenze votera lunedi 28 ottobre. Ma, in linea con le indicazioni delle imprese, tra gli obiettivi strategici dei prossimi cinque anni ci sono anche le infrastrutture e la formazione: due fronti sui quali questa parte di Toscana si giochera una belle fetta del proprio potenziale di sviluppo.
Sul tema delle infrastrutture, centrale da tempo, la Camera ha deciso di allargare l'orizzonte di riferimento e le richieste all'intera regione perche, come sottolinea il presidente Leonardo Bassilichi, "l'efficienza di un territorio si ottiene soltanto mettendo a sistema l'intera rete: dagli aeroporti alle strade, dai porti alle autostrade". Una visione parziale del problema non aiuterebbe a risolverlo. E questo vale anche per la formazione.
Le imprese della Citta metropolitana di Firenze, come spiega l'Ufficio studi della Camera di commercio, mediamente assumono 8mila persone ogni mese, ma il 30% di questa offerta di lavoro non viene soddisfatta perche mancano le figure professionali che servirebbero. In altre parole, il sistema scolastico non risponde alle esigenze delle aziende. Risultato: mercato del lavoro in sofferenza e disoccupazione (soprattutto giovanile) che non scende a livelli fisiologici.
La Camera ha dunque deciso di mettere la formazione ai primi posti della propria azione e per questo insieme alle principali istituzioni del territorio (Comune, Universita, Fondazione Cr Firenze, Cnr, Associazioni di categoria) ha aderito al Comitato promotore degli stati generali dell'alta formazione con l'obiettivo di puntare sull'economia della conoscenza come modello di sviluppo del territorio.