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Hallmarking convention: opportunità per i gioielli “made in Florence”

Immagine di giornali impilati
Domani 19 giugno in Camera di commercio il punto sulla recente adesione dell’Italia alla Convenzione di Vienna che può aprire nuovi mercati per le imprese che lavorano metalli preziosi, soprattutto verso i paesi del Nord Europa. Export del settore in crescita del 10%. Firenze quinta provincia esportatrice

Hallmarking convention: opportunità per i gioielli “made in Florence”

Firenze, 18 giugno 2024 - Sono 7351 le imprese italiane assegnatarie di un marchio nei metalli preziosi, con 31mila addetti. Un settore che dimostra grande vitalità nell’export con una crescita del 10% nel 2023 pari ad un controvalore di oltre 10mld di euro.  Nell’area metropolitana fiorentina operano 355 aziende titolari di marchio con volume di esportazioni pari a circa il 4% del totale italiano, collocandosi al quinto posto delle province esportatrici, subito dietro i maggiori distretti come Arezzo, Vicenza, Alessandria e Milano.
Al termine dello scorso anno l’Italia ha aderito alla Convenzione di Vienna che consente di facilitare il commercio internazionale di oggetti in platino, oro, palladio e argento attraverso un sistema di marcatura unica (detto “hallmarking”) che permette la circolazione dei manufatti preziosi senza ulteriori controlli, garantendo agli acquirenti finali certezza di qualità attraverso standard concordati a monte.  Dunque i gioielli “made in Italy” (e made in Florence) tramite i controlli e le punzonature eseguiti presso gli uffici di saggio autorizzato, potranno essere immessi direttamente sul mercato dei 21 paesi aderenti, senza ulteriori verifiche.
Una grande opportunità, soprattutto per l’export dell’area metropolitana fiorentina che, in valore assoluto, è passato da poco più di 167 milioni dei primi 9 mesi del 2019 a oltre 555 milioni dello stesso periodo del 2023. Un interesse in crescita costante, quello del mercato straniero verso la produzione fiorentina che è dovuto, va sottolineato, anche alla grande professionalità della manodopera manifatturiera nella quale i designer stranieri trovano una controparte di valore per la realizzazione delle proprie collezioni.
Di tutto questo si parlerà domani 19 giugno (dalle 10 alle 13) nell’Auditorium della Camera di commercio di Firenze in un incontro organizzato dalla Camera di commercio di Firenze in collaborazione con PromoFirenze alla presenza dei rappresentanti delle Camere di commercio di Alessandria-Asti, Arezzo-Siena, Vicenza, titolari dei tre laboratori abilitati a livello nazionale, e della Camera di commercio italiana in Danimarca.
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Contenuto aggiornato al:Mercoledì, 20 Dicembre, 2023 - 15:16
Contenuto aggiornato al:Martedì, 18 Giugno, 2024 - 16:25